Gli user generated content (UGC) sono i contenuti pubblicati dagli utenti. E possono diventare una ricchezza per il sito web che li ospita. 

Cosa sono? (UGC)

User Generated Content altro non è che l’insieme di tutti quei contenuti creati dagli utenti e postati nei canali online. Ti starai chiedendo a cosa mai potrà servirti un qualcosa di questo genere, ma per rispondere a questa domanda e spiegarti, effettivamente, a cosa ti sarà utile, dobbiamo fare un piccolo passo indietro.

L’User Generated Content nasce nel 2005, ben 13 anni fa, quando chiunque, davvero chiunque, poteva produrre diverse tipologie di contenuti (e di qualsiasi tematica) e postarle nel web. Col tempo ci si è accorti che l’User Generated Content (o UGC) racchiudeva in sé delle enormi potenzialità che potevano essere utilizzate nel marketing, grazie non solo all’enorme diffusione, ma anche sotto alcuni aspetti economici e soprattutto informativi che ben presto furono sotto gli occhi di tutti.

Gli UGC sono una grande risorsa perché possono aiutarti a generare nuovi contenuti senza doverli creare internamente

User Generated Content

UGC marketing: l’evoluzione di questi ultimi anni

Il potere editoriale diffuso, ovvero la possibilità di parlare pubblicamente di un brand attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione dall’evoluzione tecnologica, ha reso possibile un’evoluzione dell’UGC marketing.

Tutti oggi possono utilizzare il web per condividere opinioni, nel bene o nel male. Non ci si limita più alla chiacchierata al bar sotto casa, ma è possibile pubblicare i propri pensieri sui canali social ai quali si è iscritti. Oltre che di pensieri politici e sociologici, il web ed i social network si sono riempiti di contenuti che parlano delle varie aziende.

Quando usare gli UGC

Gli UGC possono essere pubblicati su un sito o blog (e utili al marketing) a determinate condizioni:

  • Requisiti di pubblicazione: un contenuto generato dall’utente deve essere pubblico, quindi sono escluse email e conversazioni private in chat.
  • Sforzo creativo: gli utenti devono aggiungere un valore al contenuto, non si tratta di semplice ripubblicazione ma di creazione. O modifica creativa.
  • Creazione fuori dalla routine professionale: UGC vuol dire creazione di contenuti da persone che non vengono retribuite per farlo, senza qualifica.

In altre parole, sono le persone comuni che creano contenuti. Questo meccanismo non è stato inventato ieri: ci sono centinaia di siti che proliferano grazie agli user generated content.

I primi nomi che mi vengono in mente: Wikipedia cresce grazie al contributo degli utenti, Tripadvisor ha fondato un impero su questo percorso, Youtube è fatto da noi, proprio come Flickr e Instagram

Consiglio per ottenere User generated content di qualità

Compreso perché gli UGC sono importanti per le aziende, bisogna altresì capire come ottenere dei contenuti di qualità dai propri utenti. Di seguito i nostri suggerimenti.

Lancia una Instagram challenge

Una challenge su Instagram è una sorta di sfida, che invita gli utenti a compiere determinate azioni per un lasso di tempo predefinito e seguendo un hashtag specifico.

Condividi i contenuti creati dagli utenti in precedenza

La generazione dei Millennials, quella sulla quale oggi si impostano la maggior parte delle strategie di marketing, sente l’esigenza di appartenere a qualcosa e di credere nei valori dei brand che seguono sul web o, più nello specifico, sui social network.

Promuovi un contest user content

La creazione di un foto contest online o un video contest è molto importante per ottenere User generated content di qualità. Un premio messo in palio incentiva gli utenti alla creazione e condivisione di contenuti.

Come gestire gli User generated content lato SEO

UGC e SEO, cosa significa? Google indicizza e legge i contenuti che trova in una pagina web e questo vale anche per i commenti, le recensioni, i testi del pubblico.

L’integrazione sul sito web di contenuti generati dagli utenti è efficace per aumentare il ranking sui motori di ricerca. Molti blogger tendono a chiudere i commenti, forse non sanno è che è un bene per la SEO lasciare che gli utenti scrivano liberamente.

Ecco come gestire gli user generated content per la search engine optimization. E sfruttare gli UGC di buona qualità per migliorare il posizionamento su Google.

User Generated Content

Per chi ha tanti commenti da moderare si possono attivare dei filtri. Poi, ricorda di mettere nofollow a tutti i link in uscita degli UGC o al massimo di usare l’attributo dedicato rel="UGC" che vedremo in seguito. Cosa suggerisce John Mueller?

Mettere la pagina in noindex se non puoi gestire la qualità delle review o degli interventi in modo preciso e puntuale. Non ottieni benefici di posizionamento ma ti evita problemi con contenuti che non rispecchiano il tuo progetto editoriale.

Come gestire i link con il rel=”UGC” per la SEO?

Nei contenuti degli utenti si devono o possono inserire dei link. Non è un dramma, il lavoro di comment marketing propone anche questo: io lascio un commento WordPress e tu mi permetti di inserire una firma con collegamento ipertestuale.

Un collegamento che non può essere come backlink SEO: bisogna togliere valore agli occhi di Google. In passato c’era un’unica soluzione: il nofollow. Oggi è possibile gestire gli user generated content con link inseriti con un attributo specifico.

<a rel="ugc" href="https://example.com/">Esempio</a>

I link con attributo rel non vengono seguiti da Google – lo stesso vale per nofollow e sponsored – ma puoi aggiungere più valori separati da spazio vuoto o virgola.