Il pogo sticking si verifica quando le persone arrivano sul tuo dominio, lasciano la tua pagina web per andare su una risorsa successiva. In pratica, è una sorta di zapping sul motore di ricerca
Che cosa è il Poco Sticking?
Il pogo sticking deriva dalla parola inglese “pogo stick” che letteralmente significa “trampolo a molla”. Sicuramente da piccolo avrai giocato con un bastone, che ha una pedana per i piedi e una molla per saltare.
Dal punto di vista della SEO, però, non è un concetto divertente.
Infatti, la parola pogo sticking viene utilizzata per indicare la pagina di un sito che è ben posizionata sui motori di ricerca, ma non genera traffico di qualità.
Il pogo sticking è il bounce rate?
Il pogo sticking non è la frequenza di rimbalzo nota come bounce rate. Questa metrica rappresenta, in percentuale, le persone che entrano sul sito web lo lasciano senza aver visitato altro. O aver compiuto un’azione tipo il completamento di un form.
Il risultato non corrisponde al search intent, si trova in quella posizione senza merito. E Google potrebbe prendere in considerazione l’idea di cambiare il posizionamento del sito. Ovviamente questo non riguarda il singolo comportamento ma l’azione di pogo sticking ripetuta da tanti potenziali lettoli nel tempo.
Il pogo sticking è un fattore di ranking?
La cosa più importante da sapere sul pogo-sticking è che non è solo un fattore di ranking, è uno dei fattori di ranking più importanti. La maggior parte dei motori di ricerca si preoccupa di due cose: pertinenza e affidabilità.
I backlink e le recensioni trasmettono affidabilità. La pertinenza, d’altra parte, viene assunta in base a una varietà di fattori. Uno di questi fattori è il pogo-sticking. In che modo il contenuto di un sito può essere rilevante se gli utenti vi si recano e poi finiscono per cercare risultati altrove? In alcuni casi, i professionisti del marketing e dell’ottimizzazione dei motori di ricerca considerano il pogo-sticking il più importante di tutti i fattori di ranking.
Quando si verifica il pogo sticking?
Problemi con l’indicizzazione delle keywords
Utilizzare solo keyword troppo generiche non è sempre una buona idea
Per esser sicuro di inserire le giuste parole chiave a coda lunga, assicurati che abbiano queste caratteristiche:
- sono solitamente composte da quattro parole;
- Il loro tasso di conversione è alto;
- Hanno un volume di ricerca basso;
- Sono poco competitive.
Contenuti di scarsa qualità
gni pagina deve essere pensata per risolve un problema o rispondere a una domanda. Spesso, infatti, il pogo sticking si verifica, perché, i contenuti sono:
- pieni di errori
- Non formattati
Sito lento
Un fattore che provoca il pogo sticking è il tempo di caricamento delle pagine. Assicurati che il tuo sito web non ci impieghi più di 6 secondi a caricarsi.
Conclusioni
Il pogo sticking è un fenomeno importante da tenere in considerazione se si vuole migliorare il posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca. Offrire ai visitatori del tuo sito una buona user experience e contenuti di alta qualità è fondamentale per evitare questo fenomeni e migliorare le performance del sito.
Utilizzare strumenti di analisi come Google Analytics può aiutare a individuare eventuali problemi di pogo sticking SEO e a risolverli in modo efficace. In definitiva, investire nella qualità del tuo sito web è l’approccio migliore per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca e aumentare la visibilità online del tuo brand.