Interaction to Next Paint (INP) è nuovo Core Web Vitals introdotto da Google ovvero, una metrica di reattività del campo sperimentale che registra la latenza di tutte le interazioni durante l’intero ciclo di vita della pagina.
Quindi, il ritardo più lungo da tutte le interazioni viene registrato come INP della pagina. INP può variare a seconda dell’interattività della pagina. Ad esempio, una pagina con meno di 50 interazioni in totale, INP è l’interazione con la latenza peggiore. Per una pagina altamente interattiva, INP è spesso il 98° percentile della latenza dell’interazione.
Cos’è l’INP?
E’ una nuova metrica inserita nei Core Web Vitals che misura l’interattività dell’intera risorsa presa in esame. Il risultato sarà un valore numerico che riassume la reattività durante l’intero ciclo di vita della pagina: INP alto significa che non è stata in grado di rispondere rapidamente a tutte le richieste in modo costante, continuo. Vale a dire fare clic con il mouse su un qualsiasi elemento della pagina internet, toccare un dispositivo con un touchscreen, premere un tasto su una tastiera fisica o su schermo per interagire.
Come si calcola l’INP?
Viene calcolato quando l’utente lascia la pagina, misurando la reattività complessiva della pagina durante l’intero ciclo di vita.
Le interazioni che concorrono ai calcoli dell’INP sono:
- Fare clic con il mouse;
- Toccando un dispositivo con un touchscreen;
- Premendo un tasto su una tastiera fisica o digitale.
Azioni come lo scorrimento o i movimenti del mouse non sono considerate interazioni.
Ogni interazione è composta da più eventi. La latenza di un’interazione è costituita dalla singola durata più lunga di qualsiasi evento che fa parte dell’interazione. La durata è la somma dei seguenti periodi:
- Ritardo di input : il tempo tra la prima interazione dell’utente con la pagina e l’esecuzione dei gestori di eventi
- Ritardo di elaborazione : il tempo totale necessario per eseguire il codice nei gestori di eventi associati.
- Ritardo di presentazione : il tempo tra il termine dell’esecuzione dei gestori di eventi e il momento in cui il browser presenta il frame successivo.
Qual è un buon Interaction To Next Paint?
Secondo la risorsa ufficiale di Google: un INP inferiore o pari a 200 millisecondi significa che la tua pagina ha una buona reattività, superiore a 200 e inferiore o pari a 500 significa che devi intervenire. Un INP superiore a 500 millisecondi vuol dire che hai dei problemi.
Come verificare il punteggio INP?
Innanzitutto, INP può essere misurato sia sul campo che in laboratorio (con un certo sforzo) attraverso una serie di strumenti.
Tra i field tools ci sono:
- PageSpeed Insights.
- Chrome User Experience Report (CrUX).
- tramite BigQuery nella tabella experimental.interaction_to_next_paint del dataset CrUX.
- API CrUX tramite experimental_interaction_to_next_paint.
- Dashboard di CrUX.
- Libreria JavaScript web-vitals.
Wagner avverte però che al momento la raccolta di metriche INP sul campo funziona solo sui browser che supportano pienamente l’API Event Timing, compresa la proprietà interactionId.
Come migliorare il punteggio INP?
Per fornire una risposta “buona” ai tuoi utenti, dovresti cercare di avere un INP di 200 millisecondi o meno .
Un INP compreso tra 200 e 500 millisecondi indica che la reattività della tua pagina deve essere migliorata .
Una delle correlazioni chiave è con il Javascript. Per ottimizzare il parametro in questione conviene individuare e ridurre JS di terze parti, posticipare il codice che non deve essere caricato in anticipo, ridurre il codice non necessario, dare priorità agli elementi e alle funzionalità con cui molto probabilmente i tuoi utenti vorranno interagire con immediatamente. A tutto questo aggiungiamo sempre un buon hosting performante.